Descrizione
Chiusura in sicurezza di Cava Fornace e immediata bonifica del sito oppure, in alternativa, una nuova Via (Valutazione d’Impatto Ambientale) e nuova Aia (Autorizzazione Integrate Ambientali) per rivalutare in maniera integrale l’impianto adeguandolo alle direttive europee.
Il consiglio comunale di Pietrasanta approva, all’unanimità, la mozione presentata da “Pietrasanta prima di tutto” con cui chiederà alla Regione Toscana un provvedimento di chiusura o, in subordine, la documentazione necessaria di rivalutazione ambientale.
Il documento è stato sottoscritto dai capi gruppo del consiglio comunale che danno così mandato ufficiale, al Comune di Pietrasanta, di procedere nella direzione della chiusura definitiva. L’amministrazione comunale, attraverso il Vice Sindaco, Daniele Mazzoni, ha sempre assunto una presa di posizione molto dura nei confronti della Cava Fornace culminata con la diffida, alla Regione Toscana, per la vicenda della mancata consegna delle copie di fidejussione, oggi finalmente consegnate e pubblicate sul sito internet per renderle fruibili e consultabili a tutti i cittadini.
La vicenda di Cava Fornace è stata presa di petto dal Comune di Pietrasanta che sul delicato tema dell’impatto ambientale ha intrapreso una vera e propria crociata, seguita anche da uno storico blitz nel sito da parte del primo cittadino e del vice sindaco Mazzoni.
Il consiglio comunale chiederà formalmente alla Regione Toscana un intervento legislativo per restringere le garanzie di fideiussorie per il settore discariche e rifiuti o assicurare comunque in caso di non solvibilità del fideiussore, pronti interventi a valere sul bilancio regionale per la bonifica e messa in sicurezza del sito.
“Finalmente su questo importante tema – spiega il consigliere Alessandro Ronchi che ha presentato la mozione – il consiglio comunale andrà compatto e deciso. C’è piena intesa sulla necessità, non più rimandabile, di chiudere definitivamente l’impianto. Ora ci auguriamo che anche gli altri sindaci ci seguano in questa battaglia ambientale che non riguarda solo Pietrasanta o la vicina Montignoso, ma tutta la Versilia perché questa terra appartiene a tutti noi”.
La lente di ingrandimento su Cava Fornace
Il Comune di Pietrasanta ha dapprima pubblicato tutti gli atti online, compresi i registri di carico e scarico delle merci, i Mud e ogni altro documento utile. Poi, per mano del Sindaco e Vicesindaco, ha pubblicato immagini e filmati sulla discarica per tenere alta l’attenzione di tutto il Comune di Pietrasanta. Con delibera di Giunta n° 75 del 24/02/2017 l’amministrazione comunale ha fissato alcuni principi che dovranno caratterizzare l’azione amministrativa, tra cui: il problema discarica è un problema comune a tutti i comuni della Versilia; è intenzione dell’amministrazione sostenere la cessazione dei conferimenti alla prima altitudine autorizzata; è intenzione sostenere la riapertura della pratica di Via.
L’amministrazione ha espresso perplessità fin dalla lettera datata 30/08/2016, sulla competenza degli atti emessi fino al 31/12/2015 dalle singole province relativi alle autorizzazioni rilasciate per l'attività di discarica poiché su area ricadente su territorio interprovinciale. E’ stato chiesto con lettera datata 25.1.2016, ottenuto e pubblicato i modelli MUD e i Registri di carico 2016.
Con nota del Vice Sindaco datata 30.8.2016 ha precisato la propria contrarietà sia all'inserimento di nuovi codici CER, tra quelli conferibili presso l'impianto, sia all'aumento di potenzialità dello stesso. Con un’altra datata 6.2.2017 ha sostenuto la riapertura del procedimento di Via chiesto anche dai cittadini e loro comitati previa verifica tecnica degli uffici, proprio per avere certezze sul sito e su tutta la filiera di conferimento dei rifiuti.
In data 15.3.2017 in seguito ai dati delle analisi Arpat ha chiesto a Gaia/Asl di valutare eventuali approfondimenti anche per le possibili interazioni con le acque ad uso sia irriguo che per fini alimentari e acquedotti stici. Ha concluso l’accordo sul disagio ambientale le cui somme sono destinate inderogabilmente a studi ambientali inerenti la discarica.
Nell’anno 2017 l’amministrazione ha preso una dura posizione culminata con la diffida alla Regione Toscana per la vicenda della mancata consegna delle copie delle fidejussioni, minacciando una ordinanza di sospensione delle attività, oggi finalmente consegnate e pubblicate sul sito internet a disposizione di tutti.
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Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2024, 16:32