La città di Pietrasanta al World Summit of the Information Society di Ginevra. Pietrasanta è stata ammessa a partecipare al summit mondiale co-organizzato, tra gli altri, da Unesco, Fao, Unicef e molti altri importanti partener globali, che si è aperto lunedì 12 maggio nella capitale svizzera

(info su https://www.itu.int/net4/wsis/forum/2017/)

Per la Piccola Atene si tratta di un riconoscimento di prestigio che catapulta la città al centro dell’attenzione internazionale grazie alla partecipazione di speaker e rappresentanti dei principali paesi, organizzazioni, società ed accademie di tutti i continenti. Pietrasanta sarà protagonista fino al 16 giugno di un proprio spazio al fianco dei principali stati con il Sindaco, Massimo Mallegni moderatore del workshop tematico dal titolo

“Women is information society and the ethics of the information society” in programma martedì 12 giugno insieme a Maurizio Incerpi, fondatore e legale rappresentazione dell’associazione di promozione sociale “Persona Famiglia Comunità” (info su https://www.itu.int/net4/wsis/forum/2017/Agenda/Session/404#intro) e venerdì 16 giugno con la relazione conclusiva. Ad accogliere il primo cittadino di Pietrasanta è stato il Segretario Generale dell’Itu, il cinese Houlin Zhao che ha visitato lo stand della città.

Il forum, il più grande ed importante contenitore annuale di sviluppo della comunità ICT, ha l’obiettivo di favorire le occasioni di scambio di esperienza e condivisione delle buone pratiche in materia di informazione e conoscenza.

“Per la nostra piccola città è un traguardo importante – commenta il primo cittadino – perché sarà al fianco di stati, associazioni ed organizzazioni che operano a livello mondiale. Per la città sarà l’opportunità di continuare a promuovere la città, la sua arte, il suo turismo e le sue iniziative in materia di comunicazione, promozione e digitalizzazione. Porteremo un piccolo ma essenziale contributo al dibattito ribadendo la necessità di continuare il percorso, per il nostro paese, di informatizzazione e di scambio dati senza però svendere la libertà”.