Descrizione
Ritrovare il bello di stare insieme “dal vivo” e intercettare un bisogno del territorio, attivando un servizio finora assente per i ragazzi e le ragazze di età compresa fra 11 e 17 anni. A Pietrasanta nasce “Adolescenti connessi”, progetto pilota ideato da Lora Santini, presidente della commissione consiliare scuola, sociale e pari opportunità che ha condiviso l’iniziativa con i consiglieri commissari e sostenuto dall’assessorato alla pubblica istruzione.
“Vogliamo far riscoprire il piacere di una connessione personale e diretta – sottolinea Santini – che superi quella virtuale, purtroppo sempre più presente nella quotidianità dei ragazzi. A chi entra e attraversa l’età dell’adolescenza, complessa e delicata, proponiamo tutto il valore del fare qualcosa insieme agli altri e dal vivo: del resto, anche questo progetto è nato grazie alla sinergia di soggetti diversi, l’amministrazione comunale, le associazioni del territorio e la parrocchia di San Martino. Ed è nato nel segno della più ampia inclusione, visto che per iscriversi non sono previsti requisiti di alcun genere, salvo quello dell’età e della residenza a Pietrasanta e la partecipazione alle attività sarà gratuita”.
Cuore operativo saranno i locali parrocchiali della chiesa del Santissimo Salvatore, messi a disposizione gratuitamente: per tre giorni a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 15 alle 18) i partecipanti potranno cimentarsi in laboratori di cinema e fotografia, creazione di scenografie teatrali e tante attività ricreative e creative; prevista anche la possibilità di svolgere i compiti di scuola o ricevere un “rinforzo didattico” grazie agli operatori delle associazioni coinvolte, Campo Dorato, La Soffitta dei Colori e Il Grillo Parlante.
“Abbiamo sostenuto subito questa iniziativa – sottolinea il vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani – perché si concentra proprio su una fascia della società che aveva un vuoto, sul fronte delle attività da proporre e con le quali poter coinvolgere fattivamente anche gli adolescenti, dando loro nuovi spunti di conoscenza ed esplorazione su interessi e passioni che, magari, neppure sanno di avere. Un arricchimento per loro, quindi, ma di riflesso anche per la nostra intera comunità di cui rappresentano il futuro e che noi, come amministratori, abbiamo il dovere di coltivare”.
“E’ un progetto che crea comunità – ha rimarcato Don Roberto Canale – nel senso di famiglia: ogni famiglia, infatti, è composta da tante parti e le cose più belle nascono proprio quando queste parti dialogano e si ascoltano, sognano e realizzano insieme qualcosa. Così la comunità di Pietrasanta si è unita ed è diventata famiglia, mettendo insieme tre delle sue parti per occuparsi meglio dei propri giovani, dando loro una risposta diversa al desiderio di conoscere ed esplorare rispetto a quella che trovano, di solito, sui dispositivi digitali”.
“L’educativa cosiddetta di strada, quella che in altre zone del comprensorio passava dalle esperienze di Don Sirio Politi, ad esempio, mancava un po’ a Pietrasanta – ha concluso Chiara Castiglioni, a nome delle associazioni che partecipano al progetto – questa realtà che presentiamo e che partirà ufficialmente venerdì 29 novembre con l’inaugurazione degli spazi al chiostro dei Frati, sarà sì un supporto scolastico ma permetterà, soprattutto, di creare aggregazione ‘alla pari’, dove i più grandi diventeranno una sorta di tutor per i più piccoli, chi ha maggiori capacità in una certa attività la insegnerà a chi ne ha meno. Tutti i ragazzi saranno protagonisti attivi del progetto, al fianco degli operatori delle associazioni”.
L’iniziativa avrà una durata annuale per questa prima fase, al termine della quale i promotori valuteranno risultati ed eventuali correttivi e migliorie da apportare. Per informazioni: 380 1871097 (Chiara) e info@fatamiele.it.
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Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2024, 16:47