Descrizione
Rinasce a Palazzo Moroni il Museo Archeologico Versiliese “Bruno Antonucci”. Apertura prevista entro natale: in corso l’allestimento.
Sarà un museo multimediale dove centinaia di reperti, la cui datazione copre un arco temporale che va dalla Preistoria al Medioevo in Versilia, dialogheranno con le nuove tecnologie.
L’amministrazione comunale di Pietrasanta, guidata da Massimo Mallegni, imprime una poderosa accelerazione al progetto di recupero e allestimento del piano terra di Palazzo Moroni, in Piazza Duomo, e prosegue nel potenziamento dell’offerta culturale della città.
Dopo la riapertura del Museo Barsanti, della nuova sezione permanente del Museo dei Bozzetti a Palazzo Panichi e degli investimenti nella promozione e negli eventi dell’ultimo anno, il polo museale cittadino si arricchisce di una nuova interessante attrazione. E’ stato l’ultimo consiglio comunale con i soli voti della maggioranza ad approvare l’istituzione formale del Museo: un atto fino ad oggi mancato che finalmente assicura lo “status” di Museo al nuovo spazio.
Con il Museo Archeologico diventano cinque i musei cittadini aperti: il Museo dei Bozzetti ed il Parco della Scultura (museo diffuso) dedicati alla scultura e all’arte contemporanea, il Museo Barsanti dedicato al padre del motore a scoppio e Casa Carducci a Valdicastello dedicato al Premio Nobel per la Letteratura.
Il progetto è stato seguito, coordinato e approvato dalla Sovraintendenza delle Belle Arti, dall’Università di Pisa e dal Comitato Scientifico.
“Il Museo Archeologico – spiega Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta – è stato inserito, nel programma di mandato, tra le strutture di riferimento della nostra offerta culturale e turistica. Il centro storico potrà contare su una nuova attrazione. Il percorso espositivo comprende un arco temporale di sedici secoli. Sarà un museo moderno ed interattivo grazie all’utilizzo anche di video ed immagini dinamiche. Intanto siamo partiti con l’allestimento del primo piano: il nostro obiettivo è valorizzare tutti gli ambienti di questo splendido palazzo inserito nel contesto museale cittadino”.
Sei le sale che costituiranno il percorso espositivo. La prima sala sarà dedicata a Bruno Antonucci al quale si deve la formazione del primo nucleo del Museo e la scoperta di molti reperti in Versilia. La sala conterrà cimeli, taccuini e materiale fotografico dell’archivio Antonucci relativi al periodo degli scavi in Versilia. La seconda e terza sala sono invece incentrate sui ritrovamenti di San Rocchino e all’età arcaica e classica con la curiosità del grande plastico dell’insediamento a fianco di numerosi ritrovamenti. La quarta sala i visitatori troveranno una necropoli formata da 10 cippi a clava di diversa tipologia, reperti unici al mondo e di grande efficacia che raccontano bene il metodo di sepoltura dell’epoca. La quinta sala è stata immaginata come una sorta di scrigno contenente moltissimi materiali e reperti provenienti da diversi insediamenti. L’ultimo sala, la sesta, sarà una sorta di “preview” di quello che i visitatori potranno vedere al secondo piano non appena sarà completato.
Un piccolo assaggio del patrimonio archeologico che attende di essere scoperto ed apprezzato.
Il progetto di allestimento è stato curato da Massimo Ceragioli.
A cura di
Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2024, 16:14