Descrizione
Un grande fiore di stoffa con i colori della bandiera italiana. Piccole coccarde verdi, bianche e rosse appuntate sulle felpe scure. Le parole “libertà”, “pace” e “fratelli” che volano alte da piazza Statuto, dove si sono svolte le celebrazioni per la “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate” organizzate dall’amministrazione comunale di Pietrasanta con la partecipazione dei ragazzi della scuola media “Barsanti”, delle associazioni combattentistiche e d’arma e delle rappresentanze di autorità civili, militari e religiose della città.
Il corteo, raccolto in piazza Matteotti, ha raggiunto il vicino monumento ai caduti di tutte le guerre; poi l’alzabandiera, accompagnato dall’inno europeo e da quello di Mameli, la deposizione della corona d’alloro in ricordo di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia unita e la “Preghiera del Soldato”.
“La libertà, dobbiamo difenderla con coraggio e, in qualche maniera, anche conquistarla, con tutte le nostre forze, la nostra intelligenza e il nostro cuore”, ha detto don Roberto Canale, prima della benedizione. “Sono gli uomini che creano la pace – ha sottolineato il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – e sono sempre gli uomini che fanno la guerra. Oggi rendiamo il nostro tributo di gratitudine a chi ha sacrificato la propria esistenza per portare a compimento il processo di unificazione nazionale ma dobbiamo anche ricordare a noi stessi di trasformare, ogni giorno, questo tributo, in parole, scelte e azioni che alimentino la pace e la fratellanza perché siamo noi, ad esserne i primi artefici”.
Il sindaco, nel ringraziare gli intervenuti, ha salutato con particolare soddisfazione la partecipazione degli studenti della “Barsanti”, con la classe 3a C al completo e un “duo” in prestito dalla 2a A, accompagnate dalle professoresse Ilaria Cipriani e Silvia Baldi. Alla comunità scolastica è stata affidata la conclusione della cerimonia, con la recitazione di “Soldati”, “San Martino del Carso”, “Fratelli” e altri componimenti di Giuseppe Ungaretti, il poeta della “Grande Guerra” e una piccola coreografia sulle note dell’inno di Mameli, reinterpretato dalle voci dei ragazzi e delle ragazze.
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Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2024, 13:13