Descrizione
“Da tempo abbiamo dichiarato e motivato, ripetutamente e in diverse sedi istituzionali, attraverso contatti formali e informali, la nostra più assoluta contrarietà a qualsiasi ipotesi di accorpamento del “Don Lazzeri-Stagi”. L’ultima occasione, insieme all’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani, è stata la Conferenza Zonale che ha ugualmente intrapreso una strada sbagliata, illogica e frettolosa ma non ancora definitiva”: così il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti, sul piano di dimensionamento varato per l’istituto superiore cittadino e che lo vede “unito” all’Isi Marconi.
“Una scelta doppiamente miope – ribadisce il primo cittadino – visto che non solo va a colpire una scuola simbolo dell’identità di Pietrasanta e che partecipa concretamente alla vita della città; ma è anche oggetto di un massiccio intervento di riqualificazione strutturale che, una volta terminato, non potrà che avere riflessi positivi sull’appetibilità dell’istituto e del suo indirizzo formativo, sul quale anche la nostra amministrazione sta investendo da tempo per valorizzarne e promuoverne i percorsi di studio”. Il riferimento è al premio “Romano Cosci” e al recente coinvolgimento dello “Stagi” nel corso di specializzazione IFTS per il settore del marmo. Ma anche all’assidua partecipazione che, quest’anno come nei precedenti, gli studenti dell’istituto pietrasantino hanno prestato alle iniziative organizzate al centro culturale “Luigi Russo”: la mostra realizzata con l’associazione RecuperARTI, allestita nelle sale della biblioteca dall’8 luglio al 15 settembre e che, in vista della prossima edizione, vede i ragazzi già impegnati nella creazione di opere ispirate dalle visite al Museo dei Bozzetti e alla biblioteca; le sessioni di disegno dal vivo, le conferenze “Dialoghi di arte e scultura”, organizzate per celebrare i 40 anni del Museo dei Bozzetti.
“Voglio poi ricordare la pubblicazione “Pietrasanta Araldica”, sugli stemmi ed emblemi che s’incontrano in centro storico – aggiunge il sindaco – e il più recente progetto di studio che un gruppo di studenti, guidati dal professor Fabrizio Mancassola, ha condotto sugli stemmi delle tombe situate nella chiesa di Sant'Agostino. Lo “Stagi” non è solo una scuola, è un elemento di connessione attiva del nostro sistema culturale fra presente e futuro: il territorio ha bisogno della sua scuola, autonoma e partecipe e tutti coloro che hanno voce in capitolo, perché quella della politica locale è, purtroppo e inspiegabilmente, limitata, hanno il dovere di impegnarsi a proteggere il patrimonio storico della comunità”.
L’amministrazione continuerà a interfacciarsi con la Regione e l’assessore all’istruzione Alessandra Nardini per cercare di modificare l’indirizzo emerso in sede provinciale.
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Ultimo aggiornamento: 9 dicembre 2024, 12:53