Descrizione
“Per noi è stato un onore poter competere con una città e una comunità come quella che Lei rappresenta. Faro operoso, elegante ed inclusivo delle migliori espressioni della creatività e dell’arte di questo Paese. Un città che personalmente (e tutto il nostro team) considerava già in partenza come la più autorevole candidata al titolo, convinzione accresciutasi nel corso delle audizioni”: è uno dei passaggi della mail che Gianfranco De Gregorio, project manager del dossier di Termoli, una delle città finaliste del bando per Capitale italiana dell'arte contemporanea 2027, ha scritto al sindaco di Pietrasanta “e che ho voluto condividere – ha sottolineato Alberto Stefano Giovannetti – perché è un tributo genuino, spontaneo e assolutamente non dovuto alla nostra città e a quello che, in sede di audizione, abbiamo cercato di trasmettere. Parole che ricambierò anche privatamente ma per le quali tengo fin d'ora a ringraziare di cuore lui e tutta la delegazione molisana, di cui abbiamo percepito chiaramente, durante l'esposizione a Roma, l'energia, l'entusiasmo e la grande voglia di fare per il territorio”.
“Ho apprezzato in particolare il suo entusiasmo, la sua schiettezza, la sua umiltà – ha scritto ancora De Gregorio, rivolto al sindaco – che forse, lo dico con rammarico, è mancata ad altri, evidentemente sicuri di avere la vittoria in tasca. Alba è una città di grandi tradizioni sarà una capitale degna: tuttavia, credo che lo spirito del bando intendesse valorizzare elementi più intraprendenti che noi abbiamo cercato di interpretare al meglio, partendo dalle nostre oggettive debolezze ma che ho ritrovato anche nello spirito di Pietrasanta”.
Nella casella di posta elettronica di Giovannetti, particolarmente apprezzata dal primo cittadino, è arrivata anche la testimonianza di Manrico Nicolai, sindaco della “Piccola Atene” dal 1993 al 2000: “Non è un titolo che fa grande una città – ha sottolineato Nicolai – a Pietrasanta si è scritto e si continuano a scrivere le più belle pagine dell’arte. Pietrasanta è città che ha richiamato i più grandi artisti del mondo, grazie ai suoi valenti scalpellini e artigiani con i laboratori, le fonderie e le botteghe di mosaico uniche al mondo. Anche per questo era un doveroso omaggio alla città, da sempre meta per chi vuole fare arte”.
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Ultimo aggiornamento: 20 ottobre 2025, 13:40