Un welfare di comunità contro le fragilità economiche e sociali

Continua il suo “processo evolutivo” il progetto elaborato dal Comune e dalla Consulta del Volontariato

Data :

21 gennaio 2025

Un welfare di comunità contro le fragilità economiche e sociali
Municipium

Descrizione

Dalla “borsa lavoro” al welfare di comunità, mettendo da parte i concetti “tradizionali” di graduatoria e lavoro in senso stretto per aprirsi a una logica di cittadinanza attiva e di crescita, individuale e collettiva, guardando, in particolare, alla popolazione più giovane. Continua il suo “processo evolutivo” il progetto elaborato dal Comune e dalla Consulta del Volontariato per contrastare le fragilità economiche e sociali che ha fatto il suo “esordio”, in modo strutturato, a gennaio 2024 e che già l’estate scorsa aveva “virato” verso un coinvolgimento più a misura di persona.

“Da settembre a oggi, dopo il primo step di sviluppo del progetto – spiega l’assessore al sociale, Tatiana Gliori – abbiamo raccolto 25 domande, di cui 18 valide e 10 già attivate. L’obiettivo ultimo di questo strumento, però, è il più ampio coinvolgimento possibile della comunità, al netto del bisogno di personale che può avere il Comune e che deve seguire altre strade. Ecco perché, insieme agli uffici, abbiamo deciso di apportare comunque dei correttivi nei requisiti e nelle modalità di partecipazione”.

La giunta comunale, infatti, ha approvato l’introduzione di una seconda fascia Isee (non superiore a 32 mila euro, 26.500 in caso di nuclei composti da una sola persona) e di una terza tipologia di “borsa sociale” per i percettori dell’assegno di inclusione; l’innalzamento della percentuale di invalidità (dal 73% all’80%) e una specifica modalità di accesso per i richiedenti in carico all’Azienda sanitaria.

“Non parliamo più di graduatoria – prosegue Gliori – ma di elenco di possibili beneficiari: ad ogni persona saranno proposte attività che rispondono alle sue attitudini e desideri, realizzando così un progetto individuale calibrato, modulabile e flessibile; il contributo erogato non costituirà, a nessun titolo, reddito lavorativo e sarà una risposta alternativa ai sostegni richiesti ai servizi sociali comunali, avendo in sé, in più, la capacità di rafforzare autostima, autonomia, senso civico e di appartenenza alla comunità del beneficiario”.

Anche nella nuova “evoluzione” il progetto conferma il partenariato con la Consulta comunale del Volontariato e prevede l’attivazione di 20 borse sociali annuali, con attività da svolgere in luoghi pubblici di proprietà del Comune. L’avviso “aggiornato” sarà predisposto nei prossimi giorni e avrà, come referente di gestione, l’ufficio sociale dell’ente.

Ultimo aggiornamento: 21 gennaio 2025, 15:29

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