Voto degli italiani all’estero
Voto degli italiani all’estero
Ultima modifica 27 marzo 2024
Gli iscritti all'A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero), che non abbiano perso il diritto elettorale, sono iscritti nelle Liste Elettorali tenute dai Comuni italiani ed hanno diritto di esercitare il voto per tutte le consultazioni elettorali e referendarie che si svolgono in Italia, secondo le diverse modalità previste in ragione del tipo di consultazione o della nazione di residenza.
Elezioni Amministrative e Regionali
Per le consultazioni amministrative (elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Comunale e l'elezione diretta del Presidente della Provincia e del consiglio Provinciale) nonché per l'elezione diretta del Presidente della Regione e del Consiglio Regionale e per le consultazioni referendarie locali, gli elettori residenti all'estero ricevono dal comune di iscrizione AIRE una cartolina-avviso, che oltre ad informarli della data della consultazione, consente di rientrare in Italia usufruendo delle agevolazioni di viaggio riconosciute di volta in volta.
Qualora non ne siano già in possesso, una volta rientrati in Italia dovranno ritirare la Tessera Elettorale nel comune di iscrizione.
Parlamento Europeo
I connazionali residenti negli altri paesi dell'Unione Europea, che non hanno scelto di votare per l'elezione dei candidati dello stato che li ospita (vedi il successivo punto), ricevono dal Ministero dell' Interno un apposito certificato elettorale per votare nei seggi istituiti nel paese di residenza. Questi elettori tuttavia, tornando in Italia, potranno ancora votare presso il loro seggio (e quindi per i membri del parlamento europeo spettanti all'Italia), previa comunicazione al Sindaco del comune di residenza AIRE (presentandosi al servizio elettorale), da effettuarsi entro il giorno precedente la consultazione, esibendo il certificato elettorale integro, ovvero contenente ancora il tagliando di controllo, a dimostrazione della mancata espressione del voto all'estero. I Sindaci (sempre attraverso il servizio elettorale) danno atto di tale evenienza in calce al certificato stesso e ne informano immediatamente il Consolato di appartenenza (tramite fax) ed Presidente della sezione. Il certificato (completato con l'annotazione suddetta) costituisce titolo di ammissione al voto nel seggio di iscrizione.
In alternativa, i connazionali residenti in un altro paese dell' U.E., possono esercitare il diritto di voto per i rappresentanti spettanti al Paese che li ospita, facendone domanda all'autorità competente entro il termine previsto (non oltre il 90 giorno antecedente alla consultazione - salvo modifiche). In caso di accoglimento della richiesta, questi connazionali NON potranno più votare in Italia (è fatto divieto di duplicazione del voto).
Gli elettori italiani residenti in paesi extra-ue ricevono invece una cartolina-avviso che, oltre ad informarli della data della consultazione, consente di rientrare in Italia usufruendo delle agevolazioni di viaggio riconosciute di volta in volta.
Qualora non ne siano già in possesso una volta rientrati in Italia dovranno ritirare la Tessera Elettorale nel comune di iscrizione.
Elezioni politiche e referendum
Descrizione
In occasione delle elezioni politiche o dei referendum previsti dagli artt. 75 e 138 della Costituzione, i cittadini italiani, iscritti nelle liste elettorali, residenti all'estero (iscritti all'Aire - Anagrafe degli italiani residenti all'estero) possono esercitare il diritto di voto attraverso due modalità:
- all'estero, attraverso il voto per corrispondenza, nella circoscrizione Estero;
- in Italia, esprimendo tale opzione all'ufficio consolare di riferimento.
La circoscrizione Estero è suddivisa in 4 ripartizioni:
1. Europa
2. America meridionale
3. America settentrionale e centrale
4. Africa, Asia, Oceania, Antartide.
Possono votare all'estero, per corrispondenza, anche gli italiani temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche.
Per approfondimenti consultare il sito della Farnesina.
Modalità di voto
Voto all'estero per corrispondenza
Entro i 18 giorni che precedono la data delle elezioni, gli uffici consolari inviano, agli elettori residenti nella circoscrizione, un plico contenente il certificato elettorale, la scheda elettorale e la busta affrancata con l'indirizzo dell'ufficio consolare, oltre alle liste dei candidati.
L'elettore, dopo aver espresso il voto, spedisce, entro il 10° giorno antecedente le elezioni, la busta, contenente la scheda, all'ufficio consolare. Quest'ultimo invia le schede pervenute entro le ore 16:00 del giovedì antecedente le elezioni,all'ufficio centrale per la Circoscrizione estero in Italia.
Lo scrutinio avviene contestualmente allo scrutinio dei voti espressi sul territorio nazionale.
Non possono votare per corrispondenza i cittadini italiani residenti in stati con i cui governi non sono state concluse intese per garantire l'eguaglianza, la libertà e la segretezza del voto. I cittadini residenti in questi paesi potranno esercitare il voto in Italia e sono per loro previste agevolazioni di viaggio.
Opzione per il voto in Italia
L’elettore residente all’estero e iscritto all’Aire, che vuole esercitare l’opzione per il voto in Italia, deve inviare comunicazione scritta all’ufficio consolare di riferimento entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello previsto per la scadenza naturale della legislatura (art. 4, comma 1, legge 459/2001).
In caso di elezioni anticipate o di referendum l’elettore può esercitare l’opzione per il voto in Italia entro il 10° giorno successivo alla indizione delle votazioni (art. 4, comma 2, legge 459/2001). L'opzione è una dichiarazione redatta su carta libera e deve riportare i dati anagrafici dell'elettore, il luogo di residenza all'estero e l'indicazione del comune di iscrizione Aire o di ultima residenza, l'indicazione della consultazione per la quale viene esercitata l'opzione, la data e la firma dell'elettore.
Voto degli italiani temporaneamente all'estero
Gli elettori temporaneamente all'estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche e i loro familiari conviventi possono richiedere di votare all'estero per corrispondenza (per un'unica consultazione); questa opzione deve pervenire al Comune di iscrizione nelle liste elettorali entro i 10 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali o comunque non oltre il trentesimo giorno antecedente la votazione in Italia. L'opzione può essere inviata per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, oppure può essere recapitata a mano al Comune da persona diversa dall'interessato; può comunque essere presentata anche tramite l'ufficio consolare competente per il territorio.
L'elenco degli elettori che hanno richiesto di votare per corrispondenza viene trasmesso agli uffici consolari competenti che inseriscono a loro volta i nomi degli elettori in elenchi speciali finalizzati all'esercizio del diritto di voto per corrispondenza nella circoscrizione estero.
Normativa di riferimento
Legge n. 52 del 6 maggio 2015 (art. 2, comma 37, lettera a) "Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati".
Legge n. 459 del 27 dicembre 2001 "Norme per l' esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero".
Altre informazioni utili
Una volta che il Consolato interessato abbia ottenuto il nulla-osta dal comune di residenza, gli elettori suddetti voteranno per la circoscrizione in cui è compresa Roma (Lazio 1) ad eccezione dei militari inseriti in reparti organici in missioni internazionali all'estero, che voteranno per la circoscrizione elettorale italiana nella quale si trova la sede del reparto di appartenenza.
La domanda di ammissione al voto all'estero per corrispondenza può essere revoata, con espressa dichiarazione di revoca datata e sottoscritta dall'interessato, che deve pervenire al Consolato interessato entro il termine previsto.
Per conoscere le disposizioni specifiche ed aggiornate in ordine a opportunità, scadenze, modelli, eventuale espressione del voto di preferenza ecc. è consigliabile consultare il sito del Ministero degli Esteri od i siti delle varie autorità consolari con buon anticipo rispetto alla data fissata per la consultazione d'interesse.
Voto per corrispondenza
Per consentire alle comunità italiane nel mondo di essere rappresentate in Parlamento, è stata istituita una apposita Circoscrizione Estero per l'elezione di 6 senatori e 12 deputati. Si presentano quindi liste di candidati in ciascuna delle 4 ripartizioni della Circoscrizione Estero: a) Europa, compresi territori asiatici della Federazione Russia e Turchia b) America meridionale c) America settentrionale e centrale d) Africa, Asia, Oceania e Antartide. In ogni ripartizione è eletto un deputato ed un senatore, i seggi rimanenti sono distribuiti tra le stesse ripartizioni in proporzione al numero di italiani residenti.
L'elettorato passivo e attivo è direttamente legato alla residenza ed il connazionale potrà candidarsi soltanto per la ripartizione in cui risiede ed è elettore. Le norme introducono una presunzione di voto per la Circoscrizione Estero per tutti gli elettori residenti nei paesi ove questo sia previsto e considera una deroga il loro voto in Italia.
L'opzione di voto in Italia dovrà pertanto essere esercitata nell'imminenza della consultazione e nei termini perentori previsti.
Ove previsto il voto per corrispondenza dall'estero, gli elettori AIRE che NON hanno esercitato opzione per votare in Italia ed i temporaneamente all'estero che hanno richiesto di votare per corrispondenza - per la sola elezione di riferimento - sono cancellati dalle Liste Elettorali del seggio di appartenenza (onde evitare la possibiità di duplicazione del voto).
Come e quando si vota
L'elettore che vota per corrispondenza dall'estero riceve il plico contente il certificato elettorale, le schede elettorali (e relativa busta) la matita copiativa, una busta pre-affrancata di risposta, le istruzioni e l'indicazione delle liste dei candidati (o dei quesiti referendari).
In caso di elezioni politiche, una volta tracciato un segno sul contrassegno della lista prescelta, ciascun elettore può inoltre esprimere due voti di preferenza nelle ripartizioni ove sono assegnati due o più deputati o senatori ed un voto nelle altre, quindi inserisce le schede nella relativa busta, la chiude ed insieme al tagliando del certificarti elettorale la include nella busta pre-affrancata che spedisce. Le schede devono pervenire enro il termine stabilito, altrimenti non potranno essere scrutinate e saranno incenerite.
E' compito degli Uffici Consolari inviare (per via aerea, con valigia diplomatica accompagnata) all'ufficio Centrale per la Circoscrizione Estero (presso la Corte d'Appello) le buste pervenute non oltre le 16 (ora locale) del giovedì antecedente la data della consultazione in Italia. Lo scrutinio avviene contemporaneamente a quello dei voti espressi sul territori nazionale (dalle ore 15,00 del lunedì corrispondente al 2° giorno di votazione).
Dove NON è ancora possibile votare per corrispondenza
Al momento NON è possibile il voto dall'estero per corrispondenza nei seguenti stati:
Bangladesh, Botswana, Brunei, Burkina Faso, Comore, Congo, Costa d'Avorio, Cuba, Domenica, Figi, Gabon, Giamaica, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Indonesia, Iraq, Isole Marshall, Isole Solomone, Kiribati, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Myanmar, Nauru, Nepal, Niger, Papua Nuova Guinea, Repubblica Centraficana, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Sierra Leone, Somalia, Stati Federati di Micronesia, Suriname, Tagikistan, Taiwan, Tanzania, Timor Orientale, Togo, Trinidad e Tobago, Turkmenistan, Tuvalu, Uzbekistan, Vanuatu, Yemen, Zimbabwe.
(dal sito del Comune di Lucca - elenco aggiornato maggio 2011 - in occasione dei Referendum Popolari)
Collegamenti:
Sito dedicato al voto degli italiani all'estero