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Approvato il piano di sistemazione della frana di via Canaldoro

Inizio lavori a fine ottobre, appena espletate tutte le procedure di messa a gara. L'intervento è finanziato con 200 mila euro di risorse comunali.

Data :

25 settembre 2025

Approvato il piano di sistemazione della frana di via Canaldoro
Municipium

Descrizione

Partiranno a fine ottobre, appena espletate tutte le procedure di messa a gara e proseguiranno per circa 4 mesi, finanziati con 200 mila euro di risorse comunali, i lavori di sistemazione del dissesto in via Canaldoro, a Capezzano Monte, per la cui elaborazione progettuale l'ente municipale ha incaricato l’ingegner Riccardo Feliciani e il geologo Paolo Starita. Nel corso dell'ultima riunione di giunta è stato approvato il progetto di fattibilità proposto dai due tecnici per intervenire sul distacco di frana prodotto dai forti eventi meteo di metà aprile e che, su via Canaldoro, ha interessato un fronte di circa 15 metri.

“La frana – ricorda Matteo Marcucci, assessore a lavori pubblici e manutenzioni – si era sviluppata dalla strada comunale fino ad una privata, posta circa 50 metri più a valle. Nell'arco di pochi giorni ci attivammo per rimuovere detriti, massi e parti di alberature rimaste pericolanti e per realizzare un passaggio provvisorio che permettesse ai residenti di mettere al sicuro auto e altri mezzi, creando anche una pista di transito almeno pedonale. Con questo progetto stabilizziamo definitivamente la piattaforma stradale e lavoriamo sulla riduzione del rischio di nuovi fenomeni erosivi per la scarpata sotto strada”.

Per la messa in sicurezza della strada verrà realizzato un muro in cemento armato, fondato su micropali e contrastato da tiranti per un tratto di circa 21 metri, per andare a coprire l’intera porzione in cui sono presenti lesioni di richiamo sulla piattaforma viaria. Completeranno l'opera il rivestimento con muratura in pietrame e l'installazione di guardrail. A questo presidio di sicurezza si aggiungeranno diversi interventi sulla scarpata a valle, tutti volti alla mitigazione del rischio idrogeologico: fra questi, la rimozione delle alberature cadute e delle porzioni di materiale instabile e la copertura della scarpata con una biostuoia, per contenere la possibilità di nuovi fenomeni erosivi e favorire la rivegetazione del versante.

(Nella foto il sopralluogo durante i lavori di realizzazione del passaggio provvisorio - maggio 2025)

Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2025, 13:53

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