Descrizione
Scadenza della prima rata il 30 aprile. Pagamenti in una soluzione unica entro il 30 giugno.
La Tari cala ancora. La data di scadenza per i pagamenti della tassa sui rifiuti si avvicina, ma famiglie e imprese pietrasantine possono tirare un sospiro di sollievo. Anche per il 2017 ci sarà un ulteriore abbattimento delle spese in bolletta, con cartelle più leggere rispetto al 2016.
Per i privati è prevista una riduzione del 4%, per le aziende del 2%. Sconti introdotti ancora una volta dall’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Massimo Mallegni che, in due anni, ha ridotto la Tari del 12% per i nuclei familiari e del 7% per le ditte. Percentuali record, che comporteranno per il Comune di Pietrasanta un minor introito di 800mila euro, compensato dalle buone politiche sulla gestione dei rifiuti.
“E’ stato possibile ridurre la tassa sulla spazzatura – spiega l’assessore al Bilancio, Cinzia Crivelli – grazie al calo della raccolta d’indifferenziato, che comporta maggiori costi di smaltimento. Quello che siamo riusciti a risparmiare con una più capillare organizzazione del porta a porta se lo ritroveranno direttamente in tasca i cittadini, che hanno ricevuto bollette Tari meno salate. Questa manovra è anche un incentivo alle buone pratiche come la raccolta differenziata, un modo per far capire a residenti e turisti che il contributo per una città più pulita e rispettosa dell’ambiente implica un vantaggio economico per tutti. Il pagamento della Tari sarà effettuato in quattro tranche, con scadenze previste il 30 aprile, il 30 giugno, il 30 settembre e il 30 novembre. Quanti vorranno saldare l’importo in una soluzione unica, potranno farlo entro il 30 giugno”.
L’amministrazione Mallegni ha confermato per quest’anno anche le riduzioni e agevolazioni rivolte a pensionati e fasce deboli, con esenzione totale per i nuclei monofamiliari dal reddito annuo Isee sotto gli 11.500 euro e riduzione fino al 50% per i redditi sotto i 12.500 euro. Per le famiglie formate da più componenti, l’esenzione totale è prevista se il reddito non supera i 9.300 euro, la riduzione fino al 50% con reddito sotto i 12.500 euro.
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Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2024, 16:30