Descrizione
Manolo Valdés saluta Pietrasanta con 53mila presenze. Cala il sipario sulla mostra personale dell’artista spagnolo protagonista dallo scorso 16 giugno, per 140 giorni, nel centro storico e nella città con le sue opere monumentali. Un successo di pubblico e di critica che aveva “costretto” l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti a prorogare la mostra ben oltre il tempo inizialmente prestabilito. Le mariposas di Valdés che hanno reso unica Piazza Duomo ma anche il Pontile di Tonfano e le sale del Chiostro di S. Agostino ed ispirato l’installazione artistica dell’estate lungo via Mazzini e via Versilia, avrebbero infatti dovuto volare via lo scorso 30 settembre ed invece, a gran voce, sono rimaste fino al 5 novembre ad accogliere i turisti anche dell’autunno.
“Una mostra grandiosa – commenta Massimo Mallegni, Assessore ai Beni, alle Attività Culturali e al Turismo del Comune di Pietrasanta – e di rilevanza internazionale. Le opere di Valdés sono presenti nei principali musei del mondo, dal Metropolitan di New York al Kunstmuseum di Berlino a conferma della dimensione planetaria di un’artista che ha contribuito con la sua arte a promuovere la nostra città in tutto il mondo”. Numerosi sono stati infatti i servizi sui media e sui principali tg dedicati all’artista spagnolo sullo sfondo di Pietrasanta così come il pubblico che ha apprezzato la sua arte.
“Negli ultimi tre anni – spiega ancora Mallegni – le grandi mostre hanno catalizzato l’attenzione di un pubblico enorme: stiamo parlando di circa 280mila presenze. L’obiettivo è sfondare il tetto delle 300mila entro la prossima primavera iniziando questo percorso record dalla prossima mostra retrospettiva del nostro Romano Cosci”.
Scomparso nel 2014, Cosci è il profilo dell’artista nato e cresciuto nei laboratori e tra il marmo apuo-versiliese. L’identikit perfetto dell’artigiano-artista innamorato e legato alla sua terra che Pietrasanta ed il Circolo Culturale Fratelli Rosselli, che lo aveva insignito del suo prestigioso riconoscimento nel 2005, vogliono celebrare. Le opere di Cosci saranno esposte nella Chiesa del S. Agostino e nel Chiostro a partire dal 1 dicembre caratterizzando quindi tutto il periodo natalizio ed i mesi successivi (fino al 24 febbraio 2019). “La retrospettiva di Cosci è un tributo – conclude Mallegni – alla sua arte e all’uomo e alla sua duttilità artistica. Penso agli affreschi presenti nell’atrio del nostro comune e alla scultura in bronzo Il Cavalletto che è diventata un simbolo dell’arredo urbano del centro storico. Con questa mostra la città si ricongiunge spiritualmente ed artisticamente ad un suo figlio”.
Informazioni presso il Centro Culturale “L. Russo”, via S. Agostino 1 al 0584.795500 oppure consulta il sito www.museodeibozzetti.it.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:21