Sociale: comune trasforma case parcheggio in case popolari, giunta da il via libera a rivoluzione

L’assessore Bartoli: “esperimento fallimentare. Sostegno per un periodo non può diventare alibi per sempre”.

Data :

22 marzo 2019

Municipium

Descrizione

I dodici appartamenti delle case parcheggio del Quartiere Accademia diventeranno case popolari a tutti gli effetti. L’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti manda in archivio la fallimentare esperienza delle case parcheggio, iniziata nell’agosto 2012, per convertirle in alloggi di edilizia residenziale. Il via libera è arrivato dalla giunta municipale.

Una decisione, già anticipata negli scorsi mesi, destinata a dare risposte concrete a chi sta aspettando una casa. Sono 136 attualmente gli aventi diritto. Complessivamente il Comune di Pietrasanta ha in dotazione 274 alloggi popolari tutti gestiti tramite convenzione da Erp Lucca. Lo stesso accadrà per le case parcheggio una volta diventate case popolari.

“L’esperienza delle case parcheggio – analizza Elisa Bartoli, vice sindaco ed assessore al sociale – sono state disastrose. Ci siamo ritrovati con abitazioni che, avrebbero dovuto ospitare famiglie in difficoltà per un periodo predefinito, con l’obiettivo di superare una fase di difficoltà, ed invece ci sono state per anni senza onorare gli impegni economici previsti come il pagamento del canone di affitto e le bollette. E’ giusto che un’amministrazione aiuti chi è in difficoltà ma non è giusto quando ci si approfitta di una situazione a discapito di tutti. L’esperienza delle case parcheggio, iniziata nel 2012, è finita. Risponderemo alle situazione di emergenza abitativa con l’altro strumento che abbiamo a disposizione che è quello dell’ospitalità in albergo”. Gli alloggi delle case parcheggio entreranno nella disponibilità di Erp, per essere assegnati, al momento in cui saranno liberi.

“Il welfare municipale che stiamo ridisegnando – conclude la Bartoli – ha bandito la parola assistenzialismo. La nostra responsabilità è aiutare chi è in difficoltà ma anche a metterlo nelle condizioni di camminare sulle proprie gambe. In questa direzione vanno le borse lavoro che sono una prima risposta all’emergenza occupazionale e sociale e che ancorano lavori socialmente utili con la formazione. Il Comune è pronto ad aiutare tutti ma chi beneficia del sostegno di una comunità deve lavorare duramente per trovare la sua indipendenza economica e sociale lasciando così che altri possano essere aiutati”.

Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:40

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