Descrizione
Il patrimonio documentale della città di Pietrasanta si arricchisce degli oltre 500 volumi tra documenti, appunti e corrispondenze con importanti studiosi, appartenuti a Danilo Orlandi.
Con la firma della donazione da parte del Circolo Culturale Fratelli Rosselli al Comune di Pietrasanta si compie l’ennesimo, postumo, atto d’amore del professore, studioso, storico e scrittore pietrasantino scomparso nel 2005. Nei 500 volumi, che sono stati catalogati ed ordinati da Valentina Pugliese, studente dell’Università di Pisa grazie ad un protocollo siglato con l’ateneo fiorentino intermediato dall’Istituto Storico Lucchese, c’è un pezzo importante della storia di Pietrasanta dall’800 in poi. Un archivio prezioso, vissuto in ogni pagina, curioso come lo era Orlandi, vasto come la sua cultura e di grande valore cultuale che diventa così patrimonio di tutta la comunità. L’archivio sarà conservato, in attesa della collocazione definitiva, nella Biblioteca del Comune di Pietrasanta. Il passaggio di consegna è avvenuto in occasione dell’intitolazione della Piazza Danilo Orlandi antistante Villa Ciocchetti a cui hanno partecipato i figli, Giovanni e Lucia, e naturalmente i promotori dell’intitolazione, Mario Taiuti e Piero Mori, oltre a tanti amici dell’amatissimo professore.
“Orlandi – ha detto il Sindaco, Alberto Stefano Giovannetti scoprendo la targa – è stato un’eccellenza della nostra citta, un punto di riferimento storico puntiglioso e scrupoloso enorme conoscitore della nostra storia. Ho avuto modo di conoscerlo, come tutti noi che siamo qui oggi, e la sensazione è sempre stata quella di trovarsi di fronte ad un uomo di una cultura profonda e di un pensiero libero. Ringrazio la famiglia, Mario e Piero per averci proposto l’intitolazione della piazza ed aver finalmente così reso l’onore meritato a Danilo Orlandi. Il percorso che ci ha portato qui oggi è iniziato con l’amministrazione Mallegni, noi oggi lo completiamo”.
Conosceva bene il prof. Danilo Orlandi Alessandro Tosi, oggi Presidente del Circolo Fratelli Rosselli, ieri studente: “Orlandi era uno dei tre professori con cui avevo più legato. Mi ha insegnato ad esercitare il pensiero critico e quel punto di vista che ti permette di mettere in discussione le tesi ma in maniera positiva. Quando ci hanno proposto di recuperare l’archivio abbiamo chiesto aiuto all’Istituto Storico Lucchese che ha contatto l’Università di Firenze che ci ha mandato Valentina Pugliese che su Danilo Orlandi ha realizzato una tesi bellissima”.
Danilo Orlandi, classe 1916, è scomparso nel 2005 all'età di 86 anni. Durante la guerra si butta sugli studi e diventa maestro, poi preside della Scuola Barsanti. Si laurea all'Università di Firenze in lingue e letterature straniere e in materie letterarie. E' stato a lungo giornalista collaboratore di quotidiani quali Il Tempo, La Nazione nel dopoguerra e Il Tirreno negli anni 80 oltre che autore di numerosi testi di carattere storico e letterario che ne hanno sempre evidenziato le sue doti di massimo conoscitore della tradizione locale. Di lui basta ricordare “La Versilia nel Risorgimento” (1976) sicuramente uno dei capisaldi della bibliografia versiliese assieme a poche altre opere; ha scritto inoltre “La lotta contro i Tedeschi dal 1º luglio 1944 in Sant'Anna al 12 agosto 1944” (1945), “Pietrasanta fra Granducato e Risorgimento” (1965), “La Madonna del Sole nella storia di Pietrasanta” (1968), “L'escavazione e la lavorazione del marmo in Versilia” (1978) fino a “Storia e caratteri del teatro dialettale versiliese” (1991); “I francescani a Pietrasanta” (2001). Suoi scritti sono comparsi nel Bollettino Storico Pisano, nel Bollettino Storico Empolese e in riviste di archeologica mentre i suoi libri sono stati recensiti dal Bollettino Storico Pisano, dalla Rassegna Storica Toscana di Firenze e dalla Rassegna Storica del Risorgimento di Roma. Ha firmato inoltre diverse prefazioni per lavori di carattere storico e letterario. Ha fatto parte dell'Accademia di Scienze Lettere ed Arti di Lucca, dell'Istituto Storico Lucchese, della Società Storica Pisana, della Società Toscana per la Storia del Risorgimento di Firenze e dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano con sede al Vittoriano di Roma.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:45