Descrizione
Il Comune di Pietrasanta diventa proprietario del mega complesso immobiliare confiscato in via Barcaio che comprende un campo da golf, una piscina, quattro fabbricati indipendenti di cui tre a destinazione residenziale ed un ex fabbricato rurale.
Si è concluso con l’acquisizione gratuita da parte del Comune di Pietrasanta del complesso di immobili nella frazione di Fiumetto confiscato in seguito ad un reato fiscale secondo quanto previsto dall’art.56 bis del DL 69/2013 il lungo iter iniziato nel 2016 dall’amministrazione Mallegni.
Dalla vendita del complesso e dell’area, l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti conta di incassare risorse importanti da riversare sulla città e su progetti chiave del programma di mandato. L’acquisizione dell’area di via del Barcaio arriva a poche settimana di distanza dall’acquisizione gratuita dell’area Baldini “Porta di Levante”, tra la via Aurelia e via Cavour, a Focette (9 mila metri quadrati), la cui destinazione urbanistica sarà in questo caso sportiva. Con queste due nuove acquisizioni il patrimonio del Comune di Pietrasanta cresce notevolmente. La strategia per arrivare all’acquisizione è stata portata avanti dall’assessorato al bilancio di Stefano Filiè. “E’ chiaro che stiamo parlando di aree di grande pregio ed interesse turistico ed ambientali molto appetibili sul mercato nei confronti della quale stiamo facendo tutte le valutazioni del caso. Sull’area del Barcaio la nostra intenzione – conferma il Sindaco la linea anticipata anche in occasione del consiglio comunale - è metterla sul mercato e venderla per fare cassa. Stiamo parlando di risorse che oggi non sono previste nel bilancio e che potrebbero aiutarci a portare avanti i nostri progetti con maggiore rapidità. Sulla Porta di Levante è quella invece di confermare la previsione e realizzare un’area sportiva e tutti i servizi annessi del caso”. L’amministrazione Giovannetti conferma il suo spirito pratico sull’area di via del Barcaio: “Il mantenimento di una struttura di quelle proporzioni e di un’area così importante è improponibile per le casse del comune e per una gestione pubblica. Ed anche la soluzione dell’affitto o della gestione è strada non percorribile: il canone da richiedere sarebbe sproporzionato come le risorse necessarie per il suo recupero. Il dato che emerge oggi è che la linea che abbiamo preso, quella dell’acquisizione, era giusta. Lunga ma giusta. - ha detto il Sidnaco - Oggi possiamo ascrivere al patrimonio pubblico disponibile aree di grandissimo valore il cui futuro sarà sicuramente nel segno dello sviluppo turistico ed economico della nostra città”. E sull’iter: “ringrazio l’assessore Filiè e l’ufficio competente – conclude - per essere riuscito ad arrivare alla fine di questo percorso portando un vantaggio enorme a tutta la collettività”.
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:46