Covid-19: bonus economico per 73 famiglie, 1 su 2 non hanno mai avuto bisogno aiuti prima della pandemia

Da inizio pandemia erogati quasi 700 mila euro di aiuti a 3.000 cittadini.

Data :

15 gennaio 2021

Municipium

Descrizione

1 famiglia su 2 non ha mai avuto bisogno degli aiuti sociali del Comune di Pietrasanta prima della pandemia. Il contributo straordinario economico messo in campo dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti si è rivelato, per molte famiglie, 73 quelle ammesse, un concreto sostegno in una fase difficile della loro vita economica.

Sono principalmente lavoratori autonomi, dipendenti e stagionali i beneficiari del “bonus famiglia” che riceveranno un contributo variabile sulla base del numero di componenti e di altri fattori (l’avere o non avere ricevuto il bonus alimentare per esempio) da 250 fino ad un massimo di 900 euro.

“La pandemia ha messo a nudo la fragilità di molte famiglie che prima di oggi non hanno mai avuto bisogno di rivolgersi ai servizi sociali per chiedere aiuti e contributi. Si tratta di nuclei indipendenti dal punto di vista economico: lavoratori, autonomi e stagionali che sono fermi da molti mesi. – spiega Elisa Bartoli, vice sindaco ed assessore al sociale – La misura del bonus famiglia ha seguito l’onda del disagio della nostra comunità. E’ stata creata ad hoc per questo momento storico. Dall’inizio della pandemia ad oggi abbiamo erogato complessivamente oltre 700 mila euro di contributi per aiutare quasi 3.000 soggetti. 1 cittadino su 10 a causa della pandemia si è rivolto alle nostre strutture che hanno sempre risposto con sostegni e servizi concreti e fondamentali”.

Il bando, lo ricordiamo, era riservato ai nuclei familiari che, alla data di pubblicazione, siano in possesso dei seguenti requisiti e condizioni: residenza anagrafica nel Comune di Pietrasanta almeno dal gennaio 2017; essere cittadini italiani o avere la cittadinanza italiana da almeno cinque anni; assenza di trattamenti pensionistici, indennità e/o contributi provenienti da soggetti pubblici ed enti previdenziali percepiti in modo continuativo; possesso di attestazione ISEE Ordinario/Corrente non superiore ad € 30.000,00 nonché contestuale possesso di almeno 1 delle condizioni previste da bando. Ovvero: chiusura dell’attività nel periodo marzo-maggio, a fronte di parziali ristori governativi o almeno 3 settimane di cassa integrazione nel periodo da marzo a novembre 2020; sospensione/riduzione dell’attività per lavoratori autonomi da marzo a novembre 2020; ridotto periodo di occupazione dell’attività stagionale (almeno inferiore a 4 mesi); ridotto orario lavorativo in seguito ai DPCM di ottobre e novembre 2020 recanti ulteriori restrizioni al fine di contenere l’avanzare del contagio; partite Iva in stato di malattia da contagio corona virus che abbia comportato la chiusura dell'attività.

Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:53

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