Descrizione
Via libera alla pianificazione delle demolizioni e delle bonifiche del forno di essiccazione della perite ed altri parti impiantistiche obsolete presenti nel sito dell’ex Edem di Rezzaio a Valdicastello. Le strutture che si trovano in pessimo stato di conservazione, quindi precarie e pericolose, non sono recuperabili.
L’intervento, licenziato dalla giunta municipale di Alberto Stefano Giovannetti nell’ultima seduta, va ad implementare il piano di azioni previste nel 2021 nel sito delle ex miniere per le quali sono state stanziati 350 mila euro. “Abbiamo stanziato quasi 70 mila euro in più, rispetto al piano originario, per poter nel 2021 eseguire anche questi delicati interventi di demolizione, bonifica e messa in sicurezza di una parte del sito che si trova nella parte alta dello stabilimento. - spiega il vice sindaco ed assessore all’ambiente, Elisa Bartoli – Si tratta di una ulteriore azione di pulizia ed ordine del sito delle strutture non recuperabili in vista di un futuro come parco geominerario. Il piano di interventi che abbiamo programmato dimostrano la chiara e netta volontà di voler dare alle ex miniere una nuova opportunità”.
L’intervento di demolizione, comprensivo della rimozione di tutte le parti metalliche accessorie, ha inoltre finalità di messa in sicurezza ambientale in quanto prevede anche la bonifica delle parti metalliche con rimozione e smaltimento dei materiali ancora eventualmente presente all'interno delle parti impiantistiche e la pulizia (con smaltimento del materiale) delle aree che saranno rese raggiungibili a seguito delle demolizioni. Nel caso della rimozione del forno sono previste anche due analisi di caratterizzazione.
Il via libera della giunta Giovannetti arriva a pochi giorni dall’illustrazione delle due le linee di intervento programmate. La prima (Sito LU281) riguarda il Torrente Baccatoio. Nel corso del 2019-2020 sono stati effettuati gli approfondimenti geologici per le aree di “Pianello”, “Monte Arsiccio” e “Basse di Monte Arsiccio” connessi con la necessità di individuare ulteriori interventi di messa in sicurezza ambientale finalizzati alla riduzione ed eliminazione degli afflussi delle acque all'interno delle gallerie dei vari sistemi minerari. Si tratta di attività propedeutiche alla futura progettazione di dettaglio degli interventi. La documentazione è ad oggi al vaglio della Regione per la valutazione degli interventi proposti prima di procedere con la progettazione di dettaglio. Ad integrazione del quadro del quadro conoscitivo ambientale e ad implementazione dell'analisi di rischio sito-specifica, sarà effettuato, a breve, da parte di Arpat, il monitoraggio ambientale della qualità dell'aria presso Valdicastello. Già affidati i lavori per la rimozione della carpenteria metallica a sostegno della copertura in cemento-amianto (già rimossa) della discenderia (ex piano di scarico del materiale) in loc. La Culla.
L’altra linea (Sito LU1116) riguarda invece l’area di Rezzaio. Sono attualmente in corso le attività di campionamento. Completate le analisi, si procederà con l'elaborazione della specifica analisi di rischio per il sito LU1116. Le indagini ambientali hanno, come obiettivo, la conoscenza dello stato di contaminazione delle matrici ambientali indagate e sono necessarie ai fini delle successive fasi di progettazione degli interventi di bonifica/messa in sicurezza permanente delle aree del complesso minerario dismesso finalizzati alla salvaguardia e tutela sia dell'ambiente che della salute. Nell’anno appena iniziato è prevista la demolizione di elementi impiantistici obsoleti (parchi silos) che, per il pessimo stato di conservazione, precludono l'accesso e le lavorazioni in sicurezza nelle aree del complesso industriale dismesso. Gli interventi di demolizione si inseriscono inoltre nel contesto degli interventi di riqualificazione complessiva dell'area anche fini del recupero per progetti di archeologia industriale all'interno del futuro parco minerario.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:54