Descrizione
Gli studenti della classe 3D della scuola secondaria di primo grado “Barsanti” fanno rinascere il Giardino delle rose bianche di Piazza Statuto. La tragica storia dei 20 bambini ebrei di Bullenhuser Damm continua ancora oggi, a distanza da quel 20 aprile del 1945, ad inorridire per la brutalità con cui sono state strappate le loro vite.
“Chi vuole vedere la mamma faccia un passo in avanti”: gli chiesero per incoraggiarli. E così i 20 bambini si fecero avanti. Il 20 aprile del 1945 con l’inganno vennero uccisi dopo essere stati sottoposti ad esperimenti sulla tubercolosi insieme ad una lunga agonia. Le storie di Walter, Roman, Lea, Sergio e degli altri bambini sono tornate prepotentemente sui banchi di scuola, quelli della Barsanti, per diventare progetto e soggetto di un percorso di conoscenza e riflessione sulle tracce del Giorno della Memoria. Ad ogni alunno gli insegnanti Chiara Rovai e Elisabetta Soraggi, hanno assegnato un bambino o una bambina, di cui sono stati ricostruiti, quando possibile, i ricordi d'infanzia prima dell'internamento del campo di sterminio di Auschwitz. La fonte di studio e documentazione è stato il libro “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti” a cura di Maria Pia Bernicchia. Le brevi vite dei 20 bambini ebrei sono state raccontate anche attraverso un video toccante che dal titolo proiettato in classe e pubblicato su YouTube.
Guardalo ora https://www.youtube.com/watch?v=BDBlBAMIcDw
L’iniziativa promossa dall’Istituto Comprensivo 1 ha trovato il pieno sostegno del Comune di Pietrasanta che ha raccolto l’invito, e la volontà degli studenti, di veder rifiorire il giardino della memoria. Alla commemorazione, di fronte al ritrovato giardino dove sono state ripiantumate 20 piante di rosa, c’erano il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti insieme all’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani, ai docenti e al Dirigente dell’Istituto Comprensivo 1, Maria Teresa Leone. Presenti il consigliere comunale, Luca Mori ed il Presidente dell’azienda speciale farmaceutica, Gianluca Duranti.
“Il Giardino della memoria – ha ricordato l’assessore Bresciani – torna ad essere luogo di riflessone, rispetto ma anche di dolore e grande tormento. Molto spesso, passando di fronte a questo piccolo roseto, non si ha la piena consapevolezza del suo significato e della sua importanza. Oggi rinasce grazie alla volontà degli studenti e alla loro umanità. Siamo noi, come amministrazione, che ringraziamo i docenti Chiara e Elisabetta, e gli studenti insieme a tutti coloro che hanno contribuito a questo percorso di studio e ricerca”.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:55