Descrizione
Il Museo dei Bozzetti si arricchisce di una nuovo straordinario modello: il “Pugile in piedi” di Joseph Sheppard. Dopo aver assistito, pochi giorni fa, alla ricollocazione nella nuova Piazza Carducci della scultura “Arlecchino”, restaurata dalla Fonderia Del Chiaro, l’artista americano ha deciso di donare al Museo dei Bozzetti il monumentale bozzetto del combattente incapucciato.
Il modello è stato collocato nella sezione “Modelli” ed è già visibile al pubblico.
Della preziosa collezione del Museo dei Bozzetti fa già parte il bozzetto in gesso “Elemento di Holocaust”, realizzato nel 1988, la cui opera è collocata all’Holocaust Memorial Plaza a Baltimora negli Stati Uniti.
Il Museo dei Bozzetti è l'unica gipsoteca di arte contemporanea del mondo e la più imponente per numero di opere catalogate. Prossimamente il museo si arricchirà con la sezione dedicata alla storica gipsoteca Luisi. Per la prima volta due terzi della collezione Luisi donata dagli eredi Anna Galleni e Stefano Luisi al Comune di Pietrasanta (circa 500 opere) potranno essere ammirati in tutto il loro splendore in un ambiente dedicato, sicuro e sorvegliato. I bozzetti erano custoditi all’interno dell’ex Polveriera.
L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti è quello di ampliare gli spazi espositivi per rendere fruibili i bozzetti che, a causa della carenza di spazi, oggi non possono essere goduti. “Lavoriamo per valorizzare l’enorme patrimonio di bozzetti che scultori, laboratori ed artisti hanno lasciato alla città. – spiega il primo cittadino, Giovannetti – Vogliamo rendere immortali e fruibili al pubblico il maggior numero di bozzetti. Per questo ringrazio il nostro direttore Chiara Celli che sta seguendo tutti gli aspetti legati al loro trasferimento e valorizzazione. Oggi siamo in grado tra Chiostro e Palazzo Panichi di renderne visibili la metà. E questo è un gran peccato. Nel nostro progetto di sviluppo turistico e culturale il Museo dei Bozzetti è un perno della nostra proposta museale capace di raccontare, come pochi altri, la storia di questa terra ed i suoi protagonisti, dei suoi artisti, del suoi laboratori e dei suoi scalpellini. Il Museo copre un raggio temporale di un viaggio che inizia nel ‘900 per arrivare ai giorni nostri”.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:58