Descrizione
Un nuovo sportello di ascolto contro la violenza sulle donne a Pietrasanta. Dopo lo stop imposto dalla pandemia che non ha permesso allo sportello di aprire al pubblico, e con l’avvicinarsi della giornata dedicata alla violenza sulle donne in agenda il 25 novembre riprende vita il progetto dell’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti di dotare la città di un nuovo speciale punto di riferimento.
“Il tema della violenza sulle donne è purtroppo drammaticamente attuale, una vera emergenza nel nostro paese. – spiega Tatiana Gliori, assessore al sociale - Il problema, e ne abbiamo tragicamente ogni giorno riscontro sulla cronaca, va affrontato con servizi e strumenti adeguati. Questo sportello sarà un rifugio di prossimità per tutti coloro che avranno necessità e urgenza di parlare, difendersi e rilanciarsi nella vita. Il dovere di un’amministrazione è anche questo. Ringrazio la Casa delle Donne di Viareggio che da 25 anni è un vero e proprio pilastro della Versilia”.
Sostenuto e promosso dalla Casa delle Donne di Viareggio l’apertura e l’attivazione del nuovo servizio è prevista per il mese di dicembre. Lo sportello, all’interno del quale opereranno psicologi e psicopedagogisti collegati con tutti i soggetti del territorio preposti alla sicurezza delle donne, sarà aperto due volte al mese su appuntamento al numero 800800811 presso gli uffici del centro formazione dell’Osterietta.
Dal 2008 infatti, grazie al lavoro compiuto dal Centro antiviolenza “L’una per l’altra” in Versilia esiste un tavolo di rete denominato “Insieme contro la violenza sulle donne” che riunisce Enti Pubblici, Forze dell’Ordine, Aziende sanitarie e associazioni. L’obiettivo è quello di offrire un punto riferimento facilmente accessibile per l’ascolto e l’accoglienza realizzando così un’efficace e tempestiva azione di contrasto contro la violenza di genere all’interno del territorio pietrasantino per tutte le donne italiane e non vittime di stalking e abusi fisici, psicologici ed economici. Con questa nuova opportunità si va concretamente a colmare un gap importante presente in zona, sfornita finora di un’assistenza specifica, annullando così la distanza dalle strutture d’aiuto ed eliminando il bisogno di mezzi di trasporto autonomi, veri e propri fattori d’impedimento per le vittime.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 11:58