La “Fragilità” di Bezzina per l'estate di Pietrasanta

La “Fragilità” di Bezzina per l'estate di Pietrasanta

Data :

14 giugno 2023

Municipium

Descrizione

“Era l'inizio del 2000. Due grandi artisti, Jean-Michel Folon e Sacha Sosno, mi dissero: “Ma perché ti fermi qui in Francia? Ti diamo noi un indirizzo...” L'indirizzo era quello della Fonderia Artistica Versiliese, a Pietrasanta e lui, Bernard Bezzina, quel consiglio lo seguì subito. “Perché non ci sono artisti, senza gli artigiani” afferma il pittore e scultore francese mentre segue l'allestimento illuminotecnico della sala Putti, uno degli ambienti che, fra pochi giorni, ospiteranno la sua prima, grande mostra personale.

Da sabato 17 giugno (inaugurazione alle 11) e fino al 17 settembre, le piazze Duomo e Carducci, la chiesa e il chiostro di Sant'Agostino accoglieranno “Fragilità”, un'esposizione che sprigiona forza e leggerezza, monumentalità e attenzione chirurgica al dettaglio, ricerca di forme, materiali e contaminazioni. Marmo, bronzo, legno di cedro, vetro, olio e una carta cotone ottenuta da un procedimento antichissimo, raccontano vent'anni della creatività di Bezzina fra incisioni, tracce e stratificazioni di colore; le crepe sulla pelle liscia, la corteccia degli alberi che cadono, opere che percorrono il cambiamento come fosse la metamorfosi di un insetto, rivelando un momento di passaggio dalla forza dell’età alla vulnerabilità della materia.

“Bezzina – sottolinea il sindaco e assessore alla cultura di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti – incarna le tre direttrici identitarie della nostra città: l'estro creativo, il legame fortissimo con i maestri artigiani e l'internazionalità. E come Pietrasanta, anche la creatività di Bernard guarda al futuro, alla scoperta e alla sperimentazione. Invito tutti a visitare questa mostra, a coglierne il piacere visivo ma anche il senso di devota contemplazione che esprimono queste opere. E ringrazio Bezzina che in questo grande evento ha suggellato la lunga amicizia con Pietrasanta attraverso la massima forma di libertà esistente: l'arte”.

Lo scultore francese non ha voluto dare un titolo alle sue creazioni “perché non ha senso mettere confini all'arte – sostiene – la mente di chi guarda un'opera deve potersi lasciare andare”. E non ha dubbi neppure sul lavoro più “sofferto”, fra quelli esposti: “E' stato l'ultimo – conclude – che troviamo all'interno della chiesa di Sant'Agostino: un'installazione di 250 chili che ha richiesto 7 mesi di lavorazione, con incisioni e incastri estremamente complessi e laboriosi da eseguire come volevo”.

La mostra sarà visitabile, sempre con ingresso libero e gratuito, fino al 30 giugno da martedi a domenica in orario 18-23 e nel fine settimana anche la mattina, dalle 10 alle 13; dal 1° luglio al 3 settembre, invece, tutti i giorni dalle 19 alle 24 con apertura anche mattutina sabato e domenica (10-13); dal 4 al 17 settembre da martedi a giovedi in orario 17-20, venerdi 17-23, sabato 10-13 e 17-23, domenica 10-13 e 17-20.

Ph. Franz Chavaroche

Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2024, 12:08

Quanto sono chiare le informazioni su questa pagina?

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

Quali sono stati gli aspetti che hai preferito?
1/2
Dove hai incontrato le maggiori difficoltà?
1/2
Vuoi aggiungere altri dettagli?
2/2
Inserire massimo 200 caratteri
È necessario verificare che tu non sia un robot